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Iniziativa dei cittadini europei

Stop Finning – Stop the trade (Stop all'asportazione e al commercio delle pinne di squalo)

 

Presentazione ed esame

L'iniziativa "Stop Finning – Stop the trade" (Stop all'asportazione e al commercio delle pinne di squalo) è stata presentata alla Commissione l'11 gennaio 2023, dopo aver raccolto 1 119 996 dichiarazioni di sostegno verificate. Vedi il comunicato stampa.

Il 6 febbraio 2023 gli organizzatori hanno incontrato la vicepresidente della Commissione europea per i Valori e la trasparenza, Věra Jourová, e il commissario per l'Ambiente, gli oceani e la pesca, Virginijus Sinkevičius. Vedi il comunicato stampa e le foto.

Il 27 marzo 2023 si è tenuta un'audizione pubblica al Parlamento europeo. Guarda la registrazione.

L'iniziativa è stata discussa nella sessione plenaria del Parlamento europeo dell'11 maggio 2023. Guarda la registrazione.

Il 5 luglio 2023 la Commissione ha adottato una comunicazione in cui illustra la sua risposta all'iniziativa "Stop Finning – Stop the trade" (Stop all'asportazione e al commercio delle pinne di squalo). Vedi il comunicato stampa.

Risposta della Commissione

Factsheet - Successful Initiatives - Stop Finning-Stop the trade
Factsheet - Successful Initiatives - Stop Finning-Stop the trade
italiano
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Principali conclusioni della comunicazione:

La Commissione si impegna a:

● dare presto inizio ai lavori che preluderanno all'avvio, di qui alla fine del 2023, di una valutazione d'impatto sulle conseguenze ambientali, sociali ed economiche dell'applicazione di una politica di "pesca degli squali con le pinne attaccate al corpo" per l'immissione sul mercato dell'UE degli esemplari catturati, a fini di commercializzazione sia interna all'UE che internazionale (importazioni ed esportazioni);

● fornire, entro la fine del 2024, informazioni più dettagliate sulle importazioni e sulle esportazioni dell'UE al fine di migliorare i dati statistici sugli scambi di prodotti derivati dagli squali;

● migliorare l'applicazione delle misure di tracciabilità dell'UE, di per sé già rigorose, potenziando il controllo del diritto dell'UE applicabile all'intera catena del valore - controllo della pesca in mare, piena tracciabilità dei prodotti derivati dagli squali dallo sbarco al consumo, informazione dei consumatori, prevenzione del commercio illegale e azioni per porvi rimedio - e garantendo la raccolta e la comunicazione di informazioni complete e attendibili da parte dei pescatori e delle autorità degli Stati membri su tutti questi aspetti;

● intensificare l'azione internazionale dell'UE: sostenere un divieto a livello mondiale dell'asportazione delle pinne degli squali e rafforzare l'efficace attuazione delle misure di conservazione e di gestione per le specie di squali; incoraggiare la riduzione della domanda di pinne di squalo e lottare contro il traffico di pinne di squalo.

 

Il 13 luglio 2023 il commissario Virginijus Sinkevičius ha incontrato gli organizzatori di "Stop Finning - Stop the trade" per discutere della risposta della Commissione all'iniziativa.

Tappe successive

Nella seconda metà del 2023 la Commissione europea ha iniziato a lavorare a una valutazione d'impatto sulle conseguenze ambientali, sociali ed economiche dell'applicazione di una politica di "pesca degli squali con le pinne attaccate al corpo" per l'immissione sul mercato dell'UE degli esemplari catturati, a fini di commercializzazione sia interna all'UE che internazionale (importazioni ed esportazioni).

Il 22 febbraio 2024 la Commissione ha pubblicato un invito a presentare contributi per ricercare pareri e perizie sulle conseguenze ambientali, sociali ed economiche di un potenziale divieto di vendita nell'UE e di commercio internazionale di pinne di squalo sfuse e su altre potenziali opzioni strategiche per proteggere meglio gli squali e i relativi ecosistemi marini. L'invito a presentare contributi è stato integrato da una consultazione pubblica, aperta fino al 4 giugno 2024.  Per saperne di più vai alla pagina dedicata.

Inoltre, la Commissione si sta adoperando per una migliore applicazione delle norme esistenti. Ciò riguarda, tra l'altro, l'attuazione del regolamento riveduto dell'UE sul controllo della pesca e del regolamento sulla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (INN), entrato in vigore nel gennaio 2024, e l'attuazione degli elenchi degli squali della CITES. La Commissione sta inoltre valutando ulteriori azioni necessarie per garantire la tracciabilità dei prodotti derivati dagli squali in coordinamento con i gruppi di esperti degli Stati membri. Il 1º marzo 2024 si è tenuta una riunione ad hoc sull'argomento.  

A livello internazionale, la Commissione si rivolge ai partner internazionali al fine di ottenere, tra l'altro, un divieto mondiale dell'asportazione delle pinne e una riduzione del consumo globale di squali. Dall'autunno 2023 la questione dell'asportazione delle pinne e della conservazione degli squali è stata sollevata con diversi partner, anche in occasione del dialogo ad alto livello con la Cina, nei contatti bilaterali con le controparti giapponesi e nel contesto dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO). Inoltre, nel contesto delle organizzazioni regionali di gestione della pesca (ORGP), l'UE ha lavorato a stretto contatto con gli Stati Uniti e altri partner in occasione della riunione annuale della Commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi dell'Atlantico (ICCAT) del novembre 2023, al fine di raccogliere il sostegno a favore di una proposta di adozione di una politica di "pesca degli squali con le pinne attaccate al corpo". Sebbene in questa occasione la proposta non abbia raggiunto il consenso necessario, l'UE continuerà a promuoverla in seno all'ICCAT e ad altre organizzazioni regionali di gestione della pesca alle quali la flotta dell'UE comunica le catture di squali, al fine di attuare infine a livello regionale un divieto di asportazione delle pinne. 

 

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